giovedì, aprile 27, 2006

Nassiriya: chi sono i militari uccisi nell'attentato





Uno era appena arrivato in Iraq. Un altro stava per ritornare in Italia. Il terzo in Iraq c'era già stato e c'era tornato. Storie personali, destini che si incrociano nel dramma di questi tre militari italiani che lasciano la vita nell'inferno iracheno. L'ultimo ad arrivare e l'ultimo a morire è stato il maresciallo dei carabinieri Carlo De Trizio, 37 anni, pugliese di Bisceglie, ma da anni a Roma dove faceva servizio al nucleo radiomobile dei Carabinieri. Aveva una fidanzata. Una famiglia di commercianti la sua che a Bisceglie tutti conoscono e stimano. La mamma s'è sentita male quando gliel'hanno detto, e han dovuto chiamare i medici. Nel paesino barese la commozione è tanta. De Trizio era in missione in Iraq solo dal 14 aprile scorso. Era rimasto gravemente ferito nell'esplosione di stamattina. Ma nonostante i disperati tentativi di salvarlo, è deceduto poche ore dopo nell'ospedale da campo di Nassyria. Ancora 11 giorni e sarebbe tornato a casa invece il maresciallo dei carabinieri Franco Lattanzio, 38 anni, nato a Pacentro, provincia dell'Aquila. Celibe e una tragedia in famiglia: pochi anni fa aveva perso i genitori in un incidente stradale. Da anni era in servizio al comando provinciale dei carabinieri di Chieti, dove viveva. Era in Iraq dal 3 dicembre scorso. Di esperienza e di missioni alle spalle ne aveva tante, il capitano dei paracadutisti della Folgore Nicola Ciardelli, nato a Pisa, 33 anni, sposato con una donna di Avellino, e padre di un bimbo di pochi mesi. Dal '96 era in servizio alla brigata Folgore di Livorno. Era stato già in Iraq l'anno scorso: questa era la sua secondo missione a Nassyria. E prima era stato anche in Afghanistan e in Bosnia. Il ferito più grave, con ustioni su tutto il corpo, è il maresciallo dei carabinieri Enrico Frassanito, 41 anni, padovano in servizio a Verona, separato, senza figli. È un esperto di missioni nelle aree di crisi. Ma era in Iraq per la prima volta dal 9 aprile scorso. Lo hanno trasportato in elicottero in un ospedale di campo americano più attrezzato. Nel convoglio sventrato dall'esplosione l'unico straniero era il caporale romeno, Bodgan Hancu: è morto anche lui. Aveva solo 28 anni.

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