mercoledì, settembre 13, 2006

www.donareilsangue.it

Perché questa campagna?

Perché donare

donare il sangue fa bene agli altri e a te

Il sangue umano è un fluido viscoso di origine naturale, indispensabile alla vita e soprattutto non riproducibile artificialmente.L'impossibilità di ottenerlo tramite procedimenti chimici e il suo larghissimo impiego terapeutico rendono il sangue sempre insufficiente. Non c'è istituzione o singolo che, da solo, possa far fronte a questa perenne emergenza che può essere superata solo con la consapevolezza e la solidarietà di tutti i cittadini. La maggior parte di noi può donare il sangue e la maggior parte di noi, almeno una volta nella vita, potrebbe averne bisogno.La campagna "Donare il sangue" 2003 vuole insistere ancora una volta non solo sulla necessità di avere a disposizione più "oro rosso" possibile, ma anche spiegare quanto donare il sangue sia un atto di sensibilità e di consapevolezza che ci farà sentire fieri di noi stessi


Come donare il sangue

Devi esseresano

Verifica le caratteristiche di idoneitàOgnuno di noi, prima di essere ammesso alla donazione, viene sottoposto a una accurata visita medica e a esami diagnostici e strumentali. Per donare sangue bisogna avere i seguenti requisiti:
età compresa tra i 18 e i 65 anni
buone condizioni fisiche generali
peso non inferiore ai 50 chilogrammiDonare il sangue è un atto di sensibilità e responsabilità nei confronti degli altri e di sé stessi. Per questo,in alcuni casi, è bene autoescludersi dalla donazione. Alcune gravi malattie infettive, come epatite virale, AIDS, sifilide, e atre ancora possono essere trasmesse dal donatore al ricevente. Il periodo d'incubazione di queste malattie è piuttosto lungo e non mostra, di regola, apparenti sintomi clinici o alterazioni. Comportamenti a rischio di trasmissione di malattie infettive virali controindicano la donazione di sangue e di emocomponenti
Segui alcuni semplici consigli e conosci i tuoi dirittiSe sei un donatore occasionale, rivolgiti a Avis, Croce Rossa Italiana, Fidas e Fratres, o presso i centri abilitati del Servizio sanitario nazionale. Riceverai tutte le garanzie che il prelievo verrà effettuato correttamente. Ricordati di presentarti la mattina e a digiuno: puoi bere un caffè o un tè caldo, ma non ingerire latte né cibi solidi.Il prelievo non dura più di 10 minuti e consiste nella raccolta di una certa quantità di sangue dal volontario con materiale rigorosamente sterile e monouso. Il personale è costituito inoltre da medici ed infermieri professionali appositamente formati e disponibili per qualsiasi informazione. I prelievi di sangue si effettuano a intervalli non inferiori ai 90 giorni: gli uomini possono donare quattro volte l'anno, le donne in età fertile due volte l'anno.I donatori di sangue e di emocomponenti con rapporto di lavoro dipendente hanno diritto ad astenersi dal lavoro per l'intera giornata in cui effettuano la donazione, conservando la normale retribuzione per l'intera giornata lavorativa. I relativi contributi previdenziali sono accreditati ai sensi dell'art. 8 della legge 23 Aprile 1981, n. 155""

Non improvvisare

Per saperne di più

Associazioni dei donatori volontari di sangue
PresidenteDr. Ettore Tieghi


http://www.avis.it/avis.nazionale@avis.it
tel. 02.6883360 02.6071707 fax 02.6888371
Delegato NazionaleComponente volontaristica"Donatori Sangue"Dr.ssa Maria Vittoria Torresi
http://www.cri.it/cripg@tin.it
tel. 06.475931706.4759322fax 06.4759317
(*)
PresidenteDott. Aldo Ozino Caligaris
http://www.fidas.it/fidas@fidas.it
tel. 06.68891457fax 06.68217350
PresidenteFrancesco Cardile (**)
http://www.fratres.org/info@fratres.org
tel. 055.3261700/2fax 055.3261701
(*) La FIDAS raggruppa anche altre importanti associazioni Federate presenti su tutto il territorio nazionale (ad es. nel Lazio ADSPEM, ADVSOBG, EMATOS, ecc.)(**) Presidente provinciale Roma Tommaso Sabbatino (tel. 06.41732345) presso Parrocchia S. Romano, segreteria tel. 06.41732407
Inoltre, esistono numerose meritorie associazioni locali di donatori di sangue



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Donare in sicurezza

Conosci te stesso

Attenzione alle malattie infettiveDonare il sangue non comporta alcun rischio per il donatore. Se hai intenzione di farlo ricorda sempre che la salute del ricevente è nelle tue mani: solo tu, infatti, puoi fornire le garanzie necessarie sul tuo stato di salute. Per questo è importante compilare in maniera assolutamente veritiera e accurata il questionario pre-selezione. Trascurare anche qualche piccolo dettaglio all'apparenza insignificante potrebbe creare danni e non benefici al ricevente. Il colloquio con il medico trasfusionista è quindi un momento fondamentale per valutare eventuali controindicazioni alla donazione.Esiste, infatti, il rischio che malattie infettive possano essere trasmesse attraverso il sangue e i suoi derivati.Alcune patologie causate da microrganismi (virus, batteri, protozoi) possono essere trasmesse da un individuo all'altro attraverso il sangue: la trasfusione di globuli rossi, plasma o piastrine e l'utilizzo di farmaci plasmaderivati (albumina, fattori della coagulazione, immunoglobuline) rappresentano procedure a "rischio infezione".E' bene pertanto che la presenza di eventuali sintomi o segni indicativi di uno stato infettivo o l'avvenuto contatto con soggetti infetti siano sempre sottoposti all'attenzione del medico
I segnali del corpo da non trascurareLa presenza di uno stato infettivo (i cui segni possono essere anche un banale raffreddore o il mal di gola) in fase acuta possono dar luogo a una transitoria viremia, cioè alla presenza di virus nel circolo sanguigno.La convivenza con soggetti affetti da alcune malattie infettive (ad esempio morbillo, altre malattie esantematiche dell'infanzia) comporta la temporanea non idoneità alla donazione anche in assenza di sintomi, in quanto il periodo di incubazione di queste patologie può essere di qualche settimana.La trasfusione di sangue portatore di virus, soprattutto in alcune categorie di pazienti (soggetti immunodepressi, ematologici o oncologici), potrebbe essere estremamente dannosa
A colloquio con il medico
I virus più temuti
Occhio ai comportamenti a rischioIl rischio infettivo più temuto dai pazienti trasfusi è quello da HIV (virus responsabile dell'AIDS), da HBV (virus responsabile dell'epatite B) e da HCV (virus responsabile dell'epatite C).Oggi i test di laboratorio per la diagnosi di queste malattie sono estremamente sensibili e specifici e consentono di rilevare la presenza del virus nel sangue poco tempo dopo l'infezione: le nuove tecniche di biologia molecolare possono addirittura ricercare la presenza di frammenti dell'agente infettante nel sangue. Esiste tuttavia un piccolo lasso di tempo in cui il virus presente nell'organismo non è rilevabile dai test di laboratorio: è il cosiddetto "periodo di finestra diagnostica".E' proprio per ovviare a questo limite dei test che durante il colloquio tra il medico e il potenziale donatore deve essere attribuita particolare attenzione ad alcuni comportamenti considerati a maggior rischio (assunzione di sostanze stupefacenti, rapporti sessuali a rischio, rapporti sessuali o convivenza con soggetti positivi per epatite B, epatite C o AIDS ma anche l'esecuzione di tatuaggi o piercing)
Donare il sangue è come fare un continuo check-upDiventare donatore di sangue è anche un'ottima occasione per tenere sotto controllo sé stessi e per scoprire, ai primissimi sintomi, patologie "silenti". Ad ogni donazione, infatti, vengono effettuati i seguenti esami:
esame emocromocitometrico completo
controllo transaminasi
sierodiagnosi per la lue
HIV Ab 1-2
HBs Ag
HCV Ab
HCV RNA-NATPer il donatore periodico altri esami di laboratorio e strumentali sono eseguiti a scadenza annuale.Esistono poi condizioni patologiche o comportamentali non compatibili temporaneamente o definitivamente con la donazione in quanto dannose per il donatore, per esempio:
cardiopatie
ulcera gastrica o duodenale
anemiaSono causa di sospensione temporanea quelle condizioni per le quali, trascorso il periodo di non idoneità, si può riprendere l'attività di donazione, ad esempio:
sindrome influenzale
faringite (mal di gola)
gastroenteriti
alcuni tipi di terapia (antibiotici)
interventi chirurgici
viaggi in zone tropicali
gravidanza
Sicurezza per te stesso



A chi salvi la vita

Tre in uno
La composizione del sangueIl sangue è un fluido viscoso costituito da:
globuli rossi
globuli bianchi
piastrine
plasma (liquido costituito da acqua per il 90%, da proteine per il 6-8% e da elettroliti per il 2-4%)
Per la loro funzione vitale il sangue e i suoi componenti trovano un ampio impiego terapeutico, vengono infatti utilizzati per la cura di numerose patologie e in alcuni casi di emergenza rappresentano un rimedio indispensabile per la salvezza della vita del pazienteI globuli rossiGrazie a una proteina in essi contenuta - l'emoglobina - i globuli rossi svolgono un'importantissima e vitale funzione: trasportare l'ossigeno dai polmoni ai tessuti.

Vengono trasfusi in caso di grave anemia conseguente a:
leucemie
tumori solidi
emorragie acute
interventi chirurgici
difetti congeniti come la talassemiaLe piastrineIntervengono per prime nel processo di emostasi: depositandosi sul vaso leso, formano un aggregato che arresta la fuoriuscita di sangue.Vengono trasfuse in caso di riduzione numerica conseguente a:
leucemie
tumori solidi

Il plasma e i suoi derivatiIl plasma, congelato subito dopo il prelievo e scongelato al momento della trasfusione, viene utilizzato in casi rari, ma di estrema gravità clinica come deficit di fattori della coagulazione.I farmaci plasmaderivati (albumina, immunoglobuline generiche e specifiche, fattori della coagulazione) sono, invece, il risultato della lavorazione industriale del plasma e costituiscono, in alcuni casi, dei farmaci salvavita. Le principali indicazioni sono:
emofilia
malattie del fegato
deficit immunologici
profilassi delle infezioni (come tetano ed epatite B)

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